Studio clinico sull’utilizzo dello spazzolino elettrico

Studio clinico sull’utilizzo dello spazzolino elettrico “Oral- B Vitality” e metodo di spazzolamento innovativo per mantenere una buona igiene orale: presidi applicativi e metodologia prognostica.

(Pubblicazione"Clinical study on the use of the electric toothbrush “ORAL-B VITALITY"- MINERVA STOMATOLOGICA- volume 59- supplemento 1 al n. 4- Aprile 2010)

L'obiettivo principale dello studio prende in esame lo spazzolino elettrico come presidio per l'igiene orale domiciliare, per la sua versatilità e semplicità di utilizzo, dimostrando l'effettiva efficacia ed efficianza dello stesso, comparandolo con un gruppo di studio che invece impiegherà per le manovre di igiene orale, uno spazzolino tradizionale. Le domande a cui lo studio vuole rispondere sono le seguenti:

  • è migliore lo spazzolino elettrico o quello manuale?
  • lo spazzolino elettrico può considerarsi uno strumento efficace?

Per lo studio sono stati presi in esame 80 soggetti, al 50% dei quali è stato fornito lo spazzolino elettrico Oral- B Vitality, fornendo loro le corrette procedure all’utilizzo; mentre al rimanente 50% è stato fornito un normale spazzolino manuale ed impartita loro la tecnica circa l’utilizzo. Entrambi i gruppi si sono sottoposti a dei controlli settimanali per 30 giorni.

Dall'esame clinico è emerso che il 100% dei soggetti del gruppo "A", cioè i soggetti che hanno utilizzato lo spazzolino elettrico, hanno riportato indici di placca e di sanguinamento trascurabili; al contrario, il gruppo "B", cioè i soggetti che hanno utilizzato lo spazzolino manuale, ha evidenziato accumuli di placca batterica.

Dai risultati ottenuti, lo spazzolino elettrico si rivela fondamentale per l’effettivo benessere orale del paziente, dato indubbiamente non solo dalla sua straordinaria adattabilità, ma anche dall’innovativo sistema di roto- traslazione unitamente alla presenza della microtestina sferica, che consente non solo di detergere al meglio tutte le superfici dentali di difficile accesso, ma anche di rimuovere con successo i siti in cui la placca batterica si localizza, disgregandola efficacemente.

 Stefania Barbieri

 

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