Quando l’ansia diventa la causa della cattiva salute orale!

Quando l'ansia diventa la causa della cattiva salute orale!

Questo è caso da manuale, che voglio raccontare perché rappresenta la storia di ognuno di noi!

Probabilmente molti, anzi moltissimi, si soffermeranno ad osservare questa immagine esprimendo valutazioni poco carine, ma la storia di questo caso voglio proprio raccontarla! 

caso prima stefania barbieri

Questa persona doveva eseguire l’igiene orale da molto, moltissimo tempo; ma salta il primo anno, il secondo, il terzo... e poi il decimo... e volete scoprire qual è il motivo del suo procrastinare? 

Ansia! Semplicemente ansia.

La scelta di rimandare quell’appuntamento ha determinato severi problemi orali, che hanno trasformato il sentimento di paura (assolutamente fisiologico) in ansia!

Paura e ansia vengono attivate nella stessa zona del cervello, ma la loro origine è decisamente differente; mentre la paura è un evento assolutamente normale e fisiologico perché determina la difesa attraverso un meccanismo chiamata di “attacco-fuga” durante una situazione di reale percolo; l’ansia è invece il meccanismo complesso che si scatena quando, in maniera soggettiva, cominciamo a creare delle aspettative sfavorevoli e catastrofiche su eventi percepiti come rischiosi e importanti.

In genere l’ansia è determinata da un’eccessiva preoccupazione riguardo un determinato evento del quale non si conosce l’esito.

Quando l’ansia diventa eccessiva e non viene gestita in maniera autonoma e adeguata si entra nella patologia. 

In generale l’ansia (quella fisiologica) appartiene ad ognuno di noi e si riscontra per due reali motivazioni:

  1. Esasperata preoccupazione per l’evento: “il dentista mi farà male di sicuro
  2. Basse valutazioni delle proprie capacità: “non posso sopportare il dolore

Quando si entra in questo meccanismo è importante infrangere ogni regola e rompere gli schemi affrontando le paure.

Ed ecco che il paziente con il terrore nel cuore e la paura in volto si presenta al mio studio; prima ancora di aprire la sua bocca mi chiede “scusa”. A quelle parole ho provato tenerezza, perché ho compreso che dietro quel volto dal sorriso nervoso e dall’espressione terrorizzata, c’era una persona che mi stava esprimendo un silenzioso "urlo d'aiuto”.

Abbiamo lavorato molto e ancora il lavoro non è terminato.

Molti pensano che io sia stata brava, ma io non ho fatto nulla di così eccezionale, se non il mio lavoro. Ciò che rende speciale questo caso è la persona, che deciso di “rompere gli schemi”, che oggi sta bene e ne è consapevole; segue le istruzioni di igiene orale ed è felice di prendersi cura della sua bocca sana.

caso clinico dopo stefania barbieri

Non ha più paura ed è scomparsa l’ansia del dolore.

Eh si, perché a salvare le bocche non siamo solo noi professionisti, ma voi, che nonostante tutto, trovate sempre la forza di sorridere, ancora!

Per molti è soltanto una “pulizia”, per me è molto di più; insieme abbiamo salvato la bocca da una parodontite certa; abbiamo decongestionato i tessuti; siamo riusciti a superare la paura della poltrona odontoiatrica; abbiamo ristabilito la salute orale e creato un protocollo di igiene orale domiciliare di mantenimento completamente personalizzato.

Quindi, quando osservate persone con uno stato di salute poco consono agli standard a cui siete abituati, non giudicatelo a priori con espressioni del tipo: “che schifo”; 

E quando con aria seccata dite di dover eseguire la “pulizia dei denti”, ricordate che l’igiene orale professionale rappresenta l’unico, il vero e il solo trattamento odontoiatrico capace di farvi risparmiare parecchi soldini, conservando tutti i denti sani per sempre, fino alla fine dei vostri giorni.

Stefania Barbieri

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