Carie

Carie

La carie è un processso patologico distruttivo della sostanza dura del dente.

Esso avviene ad opera di alcuni batteri patogeni, che con la produzione di sostanze di rifiuto (metaboliti), provenienti dal loro metabolismo, causano la demineralizzazione dallo smalto, andando a formare della microfessure, nelle quali si insedieranno, in seguito, altre forme batteriche (proteoliti), che daranno inizio al processo di distruzione dello smalto. Il tutto favorito da una suscettibità dell’ospite e da un Ph opportunamente modificato in seguito alla presenza di zuccheri semplici, principali fonti nutrizionali di tali batteri. Principale agente causa di tale patologia è lo Streptococcus mutans

strptococco mutans

Il processo di patogenesi avviene per opera dello streptococco mutans, che in presenza di glucidi aumenta la sua concentrazione e mediante l’enzima glicosil- transferasi unitamente alla moltiplicazione batterica aderisce alla superficie dello smalto. A causa della presenza di zuccheri il ph della cavità orale scenderà a valori di 5.3/ 5.7 (Ph critico), tale condizione porta alla moltiplicazione dei batteri acidurici ed acidogeni, che in tal modo insieme allo streptococco mutans, portano alla produzione dei loro mataboliti, nonché alla formazione di acido lattico.

In questa situazione i batteri presenti nella placca batterica, riescono a demineralizzare la matrice organica e minerale del dente, creando delle lesioni; attraverso esse penetrano nel dente, fino alla camera pulpare (che contiene vasi sanguigni e nervi), con conseguente dolore causato dalla infiammazione della polpa dentaria (pulpite).

carie stefania barbieri

Normalmente i nostri denti possono sopportare un’acidità non superiore ad un valore di Ph pari a 5,3 (Ph 5.3), superata questa soglia, i denti cominciano a risentire l’acidità, per tale motivo si demineralizzano, cioè cominciano a perdere le principali sostanze dure di cui sono composti (Ca++ + PO4-). Tale processo avviene da parte del dente per cercare di rilasciare sostanze che possano in qualche modo tamponare l’acidità raggiunta. Se l’acidità è temporanea, lo smalto dei denti riesce a rimineralizzarsi aiutato dalla saliva, che bilancerà il nuovo equilibrio riportando valori di Ph normali (ambiente alcalino) e restituendo al dente gli ioni ceduti precedentemente; ma quando l’assunzione di cibi dolci è continua nel tempo, il Ph rimarrà costantemente in quella soglia di valori critici; il dente non potendo più recuperare le sostanze rilasciate diverrà più debole e perciò facilmente attaccabile dagli acidi provenienti dalla fermentazione dei microrganismi cariogeni.

carie stefania barbieri 1

Stefania Barbieri

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