Afte e rimedi naturali.

Afte e rimedi naturali.

Le afte del cavo orale sono delle lesioni che si formano all'interno della bocca, inizialmente si presentano come piccole vescicole e successivamente si trasformano in vere e proprie erosioni tondeggianti dall'aspetto biancastro e sono estremamente fastidiose.

La loro durata varia da 7 a 15 giorni; sulle afte si conoscono tutte le caratteristiche, fatta eccezione della loro origine, che ad oggi rimane ancora un enigma; pare infatti che le cause possano essere molteplici:

  • virus, betteri e funghi
  • stress
  • carenza vitaminica
  • intolleranze alimentari
  • fattori ormonali
  • abbassamento delle difese immunitarie
  • microtraumi locali
  • disturbi intestinali

Circa 1 persona su 5 ne soffre regolarmente e ne accusa la fastidiosa sintomatologia. Essendo un fenomeno largamente diffuso riporterò di seguito dei consigli su cosa fare o cosa non fare in caso di presenza di afte in cavità orale.

COSA FARE:

  • applicazioni di gel a base di Aloe Vera, antinfiammatoria e lenitiva, che rilascia un sottile strato gelatinoso che attenua il dolore e ne favorisce la guarigione
  • sciacqui con collutori naturali, a base di calendula o malva, note per le loro proprietà antinfiammatoria e cicatrizzante, che ne riducono il dolore
  • spray a base di propoli, definito antibiotico naturale, che ne riduce la ricomparsa nel tempo
  • integrare nella dieta: ferro, vitamina B12 e Vitamina C (preferire piatti freschi, mangiare carne rossa almeno due volte a settimana alternata al pesce ed abbondare con frutta e verdura a foglia verde.

COSA NON FARE:

  • evitare il consumo di cibi piccanti, troppo caldi o troppo freddi, che nella fase iniziale aggravano maggiormente la sintomatologia dolorosa
  • evitare di schiacciarle, perché contrariamente a quanto si pensa, se ne ritarda la guarigione
  • evitare di consumare cibi come: frutta secca, cioccolato , pomodori, fragole, che potrebbero provocare ulteriori fastidi alla lesione già presente
  • evitare il consumo di alcol e fumo di sigaretta, almeno nella fase acuta (primi 4/ 5 giorni)

 Stefania Barbieri

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